Anche per questa tipologia di semina gli scopi sono quelli di anticipare il momento di semina e diminuire i costi colturali.
In questa configurazione l’elemento seminante è stato montato posteriormente alla trebbia e il seme viene portato verso le punte anteriori della trebbia attraverso dei tubi dedicati.
Il seme viene quindi distribuito nel senso della marcia della macchina e alla base delle piante che subito dopo saranno raccolte. Al di sotto della barra è posizionato il rullo “devastator” che ha la doppia funzionalità di frantumare gli stocchi di mais e contemporaneamente eseguire una minima lavorazione del suolo per favorire la germinazione delle colture di copertura.
Le specie di cover crop seminate con il prototipo abbinato alla mietitrebbia sono le stesse seminate nelle prove con la botte, la senape bianca e l’avena strigosa.
In questa tipologia di semina il terreno non viene lavorato dai dischi o altri organi lavoranti e le cover crop possono avere quindi maggiori limiti per la loro germinazione e il successivo sviluppo.
I risultati di crescita delle cover crop nelle prove condotte nel 2020 e nel 2021 presso l’azienda Agricola Motti (Orzinuovi, Bs), hanno evidenziato prestazioni equivalenti o migliori del prototipo rispetto alla seminatrice aziendale. I dati della biomassa aerea prodotta (t/ha di sostanza secca) nel 2020 sono riportati in questo grafico.
Nel 2021, poichè la differenza fra le date di semina fra le due macchine è stata notevole, i dati delle biomasse prodotte sono stati standardizzati calcolando il tasso di crescita giornaliero della biomassa, come riportato in questo grafico.