La tecnica di coltivazione delle cover crop è generalmente orientata a minimizzare i costi in quanto queste colture non producono reddito. È tuttavia fondamentale che la cover crop riesca a crescere rapidamente e a formare una copertura vegetale che soddisfi gli obiettivi per i quali è stata seminata.
La semina delle cover crop deve rispettare delle determinate caratteristiche e la gestione delle cover deve essere finalizzata al miglior sfruttamento delle risorse disponibili, se i vuole che la cover crop produca buoni risultati. In particolare, un buon insediamento e una crescita rapida iniziale sono essenziali.
Come per qualsiasi altra coltura, le condizioni presenti al momento della semina in relazione alla specie e all’ambiente e a tecniche capaci di garantire un’emergenza rapida e omogenea della coltura, che si verificano nelle settimane successive, sono fondamentali per determinare una buona emergenza e una crescita ottimale della cover crop.
Nel contesto agricolo della pianura lombarda è stato osservato che il periodo migliore per la semina delle cover crop invernali va indicativamente dalla fine del mese di agosto alle prime due settimane di settembre. Semine troppo anticipate (metà di agosto) di colture a rapido sviluppo possono portare la coltura di copertura alla fioritura e alla disseminazione, con conseguenti problemi per la successiva coltura principale. Se invece la semina viene effettuata troppo tardi (fine di settembre) le specie a crescita più lenta (le leguminose, e alcune graminacee) non riescono a raggiungere una biomassa che copra il suolo e ad apportare azoto e sostanza organica in maniera significativa.