Che cos’è il Progetto SUCCO e quali sono i suoi obiettivi?
Il progetto SUCCO ha lo scopo di estendere le conoscenze acquisite sulle colture di copertura e incrementare l’impatto dei risultati in modo da renderli maggiormente fruibili per gli agricoltori e i tecnici della pianura lombarda, realizzando un sistema di supporto alle decisioni (DSS) che fornisca indicazioni relativamente alla specie/miscuglio da seminare, all’epoca e modalità di semina e di terminazione in base al proprio contesto aziendale.
Il progetto, cofinanziato come gruppo operativo nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Lombardia 2014-2020 (Operazione 16.1.01, Gruppi Operativi PEI), ha avuto inizio il 16 febbraio 2023 e avrà una durata di due anni.
Le regole di funzionamento del DSS saranno messe a punto utilizzando i risultati di prove innovative in pieno campo condotte nell’ambito di questo progetto sulle specie di cover crop più interessanti per il nostro territorio, e la loro integrazione da un lato con risultati sperimentali già ottenuti in precedenza e dall’altro con gli output di un modello di simulazione appositamente sviluppato e calibrato.
Prove agronomiche in pieno campo
Le prove in campo sono finalizzate ad investigare e caratterizzare in modo approfondito le varie funzioni agro-ecologiche associate alla coltivazione di un’ampia gamma di cover crop all’interno degli agro-ecosistemi regionali. Nello specifico, sono stati allestiti sei campi sperimentali, selezionati per la loro diversità pedologica e meteorologica, con l’obiettivo di (1) caratterizzare le performance, potenziali e reali, delle cover crop nei diversi contesti regionali e (2) sviluppare una base solida per la realizzazione del Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS), che costituisce il principale risultato del progetto.
In questa fase sono state monitorate le dinamiche di crescita autunnale delle cover crop, sia gelive che non gelive, e sono in fase di pianificazione le attività di monitoraggio sulle dinamiche di crescita primaverili. L’attività sperimentale ha previsto campionamenti e rilievi per caratterizzare gli effetti di tali dinamiche in termini di assorbimento dell’azoto disponibile nel suolo e controllo delle infestanti microterme durante la crescita autunnale e invernale. Inoltre le attività progettuali mirano a verificare l’effetto della data di semina delle cover crop (precoce, media, tardiva) sull’apporto di carbonio e di azoto organico al suolo sotto forma di residui colturali dopo la terminazione, l’efficacia della terminazione naturale per le cover crop gelive e la durata e l’efficacia dello strato di pacciamatura derivato dalle cover crop non gelive quando mantenuto in superficie sul suolo, e il suo impatto sul controllo delle infestanti durante la crescita della successiva coltura da reddito primaverile-estiva.
Prove agronomiche sulle cover crop gelive
Sono stati allestiti due campi sperimentali presso le aziende A. Menozzi (Landriano, PV) e Agricola Motti (Orzinuovi, BS), con il fine di confrontare due specie di cover crop gelive di larga diffusione ed elevata produttività, senape bianca e avena strigosa. Presso entrambe le aziende, è stato realizzato un disegno sperimentale a blocchi completamente randomizzati con quattro repliche (blocchi) e due fattori: la data di semina (precoce, intermedia, tardiva) e la specie di cover crop (senape bianca vs. avena strigosa) (Figura 1).
Figura 1 – Campo sperimentale di Landriano. come si presentava il 13 ottobre. Sullo sfondo è visibile l’ala piovana utilizzata per mantenere il contenuto idrico del suolo a livelli non limitanti durante l’intero periodo di crescita delle cover crop.
Presso l’azienda di Landriano (dove l’obiettivo era mantenere le colture in condizioni di produzione potenziale), l’attività sperimentale è iniziata il 29/08/2023 con il campionamento del suolo e la distribuzione di 250 kg K2O/ha come solfato potassico. Il 30 agosto è stata eseguita l’aratura di tutto il campo sperimentale ed il giorno 31 agosto, sulle sole parcelle destinate alla semina precoce (SD1) sono state eseguite la concimazione azotata (150 kg N/ha tramite nitrato di calcio), l’erpicatura a 10 cm di profondità e la semina. Erpicatura e semina sono state eseguite con macchina combinata composta da erpice rotativo e seminatrice universale. La dose di seme utilizzata per la senape bianca è stata di 13 kg/ha mentre per l’avena strigosa di 50 kg/ha. Il 4 settembre sono stati installati i sensori per il monitoraggio del contenuto idrico e della temperatura del suolo. Le semine intermedia (SD2) e tardiva (SD3) sono state eseguite il 19 settembre e l’11 ottobre, rispettivamente, appena dopo la concimazione azotata (150 kg N/ha per SD2; 75 kg N/ha per SD3) e l’erpicatura. Anche in questi casi, entro cinque giorni dalla semina sono stati installati i sensori di temperatura e umidità del suolo.
Lo stesso protocollo sperimentale è stato realizzato presso Agricola Motti a Orzinuovi, con uno scostamento di data al massimo di due giorni. A Orzinuovi purtroppo, a causa di una scarsa emergenza delle plantule di cover crop dovuta agli alti e anomali livelli termici verificatisi nella prima metà di settembre, è stato ritenuto inutile proseguire il mantenimento delle parcelle SD1 e su di esse è stato deciso di eseguire una semina molto tardiva (SD4), distaccata di circa dieci giorni da SD3, poiché interessante sul piano della modellizzazione della crescita nel regime delle basse temperature e per l’espressione della resistenza al gelo, nonché della ripresa vegetativa alla fine dell’inverno.
In entrambi gli appezzamenti, a causa delle condizioni calde e asciutte dell’inizio di autunno, sono stati eseguiti interventi irrigui con ala piovana.
In entrambe le località i rilievi e i campionamenti sono stati eseguiti per determinare le seguenti grandezze: stadio fenologico, copertura del suolo da parte della vegetazione, LAI, altezza della coltura, biomassa aerea e sua concentrazione di azoto, e contenuto di azoto minerale del suolo. A Landriano, a causa di un attacco di Phytophtora spp. verificatosi a partire dalla prima decade di novembre e che ha danneggiato gravemente gli apparati radicali delle piante di senape SD1, non è stato possibile eseguire il campionamento di fine novembre per questo trattamento.
L’effetto della data di semina è stato molto marcato, con una netta differenziazione produttiva, in particolare tra la data di semina intermedia (SD2) e quella tardiva (SD3) o molto tardiva (SD4). La produzione di biomassa aerea dell’avena strigosa a Landriano ha raggiunto livelli massimi pari a 5,7, 3,9 e 0,2 t SS ha-1 in SD1, SD2 e SD3, rispettivamente. A Orzinuovi invece i livelli massimi sono stati pari a 2,3, 0,2 e 0,1 t SS ha-1 per SD2, SD3 e SD4. I più bassi livelli produttivi osservati a Orzinuovi sono verosimilmente imputabili all’assenza di interventi irrigui in presenza di un andamento meteorologico tendenzialmente siccitoso. Va infatti ricordato che solo per la località di Landriano era stato pianificato il mantenimento di condizioni produttive potenziali (quindi senza limitazioni idriche e di nutrienti), mentre presso Agricola Motti si sarebbe accettato un eventuale stress idrico. I risultati sottolineano l’importanza di una semina precoce delle cover crop se si vuole ottenere una buona produzione di biomassa aerea prima della fine dell’autunno. In entrambe le località, infatti, i risultati produttivi di entrambe le specie a seguito delle semine SD3 e SD4 sono modestissimi.
Cover crop ingelive
Sono stati allestiti due campi sperimentali presso l’azienda sperimentale dell’Università di Piacenza CERZOO (Piacenza) e l’azienda FIORINI (Gabbioneta-Binanuova, CR) con il fine di confrontare due fra le specie di cover crop più interessanti per la loro capacità di crescita primaverile, la segale e la veccia. Presso entrambe le aziende, il disegno sperimentale ha previsto uno split-plot con quattro repliche (blocchi) e due fattori: la data di semina (precoce, media, tardiva) e la specie di cover crop (Figura 2).
Figura 2 – Prima data di semina (precoce) di segale e veccia villosa durante le fasi finali dell’inverno. Azienda CERZOO.
Presso l’azienda CERZOO, l’attività sperimentale è iniziata il 12 settembre 2023 con la semina delle cover crop nelle parcelle relative alla prima data di semina (semina precoce, SD1). Questa operazione è stata realizzata contemporaneamente alla preparazione del letto di semina utilizzando una macchina combinata dotata di seminatrice ed erpice rotante. Inoltre, nello stesso giorno e prima della semina, al fine di garantire le condizioni potenziali di crescita delle cover crop, è stata eseguita una concimazione utilizzando nitrato di calcio. La dose applicata è stata di 150 kg N/ha per la segale e 30 kg N/haper la veccia, sulle parcelle destinate alla prima semina. Nei giorni successivi è avvenuta l’installazione delle sonde per il monitoraggio dello stato idrico del suolo (a una profondità di 30 cm) nelle parcelle relative alla prima data di semina. L’attività di monitoraggio è stata condotta effettuando gli stessi rilievi e campionamenti realizzati a Landriano. Il protocollo operativo e di campionamento previsto per la seconda data di semina (media, SD2), avvenuta il 03/10/2023, è stato il medesimo della data precoce, inclusi la concimazione azotata e l’installazione delle sonde per misurare il tenore idrico del suolo.
Nonostante la terza data di semina fosse prevista per la terza decade di ottobre, le consistenti piogge nella seconda metà di ottobre hanno reso impraticabile l’attività di semina per un lungo periodo. Quindi la semina tardiva (SD3) è stata eseguita solamente il 20/11/2023, preceduta dalla concimazione alle medesime dosi sopracitate. L’attività di campionamento nelle parcelle di questa data di semina partirà con la ripresa vegetativa alla fine di febbraio 2024.
Presso l’azienda FIORINI, l’attività operativa e sperimentale è iniziata con la semina della data precoce l’11 settembre 2023 (SD1), eseguita con le medesime modalità descritte per l’azienda CERZOO. Anche per quanto riguarda l’attività sperimentale, essa è stata condotta seguendo il medesimo protocollo delineato in precedenza. La seconda semina (SD2) è avvenuta in data 17/10/2023 a seguito di un prolungato periodo siccitoso che ne ha impedito la realizzazione nei tempi previsti, a causa anche della mancanza di disponibilità idrica per irrigazioni di soccorso. La terza semina (SD3) è avvenuta, come per l’azienda CERZOO, in estremo ritardo (in data 23/11/2023) a causa di consistenti piogge e conseguente impraticabilità del terreno per l’attività di semina.
Presso l’azienda CERZOO nel trattamento SD1 si è verificata una crescita particolarmente rapida delle cover crop tra la data di campionamento del 03/10/2023 e quella del 23/10/2023, arrivando fino a 1,3 t SS ha-1 di biomassa aerea per la veccia villosa e a 1,4 t SS ha-1 per la segale. All’ingresso della fase invernale le due specie hanno prodotto discreti quantitativi di biomassa aerea superando entrambe le 2 t SS ha-1. Al contrario, la data di semina media (SD2) ha permesso di ottenere rese in biomassa decisamente inferiori, attestandosi prima della fase invernale a 0,5 t SS ha-1 per la segale e a 0,2 t SS ha-1 per la veccia villosa.
Campi lavorabilità
Sono stati allestiti due campi sperimentali presso le aziende Angelo Menozzi (Università degli Studi di Milano) a Landriano (PV) e Agricola Motti a Orzinuovi (BS), con l’obiettivo di confrontare sei specie di cover crop e un test con terreno nudo. Presso entrambe le aziende il disegno sperimentale ha previsto uno schema a blocchi randomizzati con quattro repliche. Le specie seminate sono: senape bianca, senape bruna, facelia, grano saraceno, trifoglio incarnato, segale (Figura 3).
Operazioni eseguite nell’azienda “Agricola Motti”
Il 25 agosto 2023, è stata eseguita la distribuzione del liquame direttamente interrato; il 31 agosto 2023 si è proceduto con la preparazione del suolo mediante due passaggi di erpice a dischi, un’operazione finalizzata a livellare e preparare il terreno per la semina. Il 2 settembre 2023 sono state eseguite le semine parcellari utilizzando una seminatrice a dischi. Le dosi di semina utilizzate sono state: Avena strigosa 50 kg/ha, Senape bianca 13 kg/ha, Senape bruna 7 kg/ha, Facelia tanacetifolia 12 kg/ha, Trifoglio incarnato 28 kg/ha, Grano saraceno 60 kg/ha. È stato incluso anche un test con terreno senza cover crop (spontaneamente inerbito) per confronto.
Ad inizio settembre sono stati effettuati i campionamenti del terreno per caratterizzarne le proprietà, in particolare il contenuto in azoto minerale come dato di partenza. Il 26 settembre 2023 sono stati eseguiti i rilievi sulla densità delle cover crop e sono stati eseguiti campionamenti del suolo per determinare la quantità di azoto minerale in tutte le parcelle e di cover crop per determinarne la biomassa aerea e la sua concentrazione in azoto. Sono successivamente stati eseguiti i medesimi campionamenti nel momento di massima espressione di biomassa aerea delle diverse specie, (il 27 ottobre 2023 per il grano saraceno e il 13 novembre 2023 su tutte le altre parcelle).
Operazioni eseguite nell’azienda “Angelo Menozzi”
Il 29 agosto 2023 sono stati trinciati gli stocchi del mais della stagione precedente. Il 30 agosto è stato distribuito solfato di potassio (250 kg K2O/ha) ed eseguita l’aratura a 30 cm di profondità. Il 4 settembre è stato allestito il campo sperimentale, distribuito nitrato di calcio (50 kg N/ha), affinato il terreno con erpice rotativo e seminata la prova parcellare.
Le dosi di semina ed il disegno sperimentale sono identici nelle due località. I rilievi eseguiti, allo stesso modo, sono del tutto aderenti se non per la data di esecuzione talvolta traslata di pochi giorni. Resta da segnalare che il 15 settembre, a Landriano, è stata montata una recinzione attorno alle parcelle di grano saraceno e trifoglio per proteggerle dal pascolo dei selvatici.
In aggiunta ai campionamenti fotografici eseguiti in concomitanza agli altri descritti, dal 27 novembre vengono acquisite immagini ad intervalli regolari di una decina di giorni al fine di monitorare, anche con strumenti di indagine digitale colorimetrica, la risposta al freddo delle singole essenze.
Sistema di supporto alle decisioni per la scelta delle cover crop
Il sistema di supporto alle decisioni per la scelta delle cover crop che viene sviluppato nel progetto integra le evidenze sperimentali ottenute finora dal gruppo operativo (in questo e in precedenti progetti) con un’ampia rassegna della letteratura scientifica mondiale e con i risultati di simulazioni pluriennali eseguite con un modello dei sistemi colturali che consentiranno di esplorare la risposta delle cover crop a condizioni meteorologiche diverse. Tutte queste attività consentiranno infine lo sviluppo del DSS. Lo sviluppo del DSS è quindi il cuore del progetto, cui partecipano congiuntamente tutti i partner per massimizzare la complementarità di esperienze e di competenze.
Trasferimento dei risultati
Nel mese di ottobre si è svolto un incontro interno per la creazione del nuovo sito web. Il dominio utilizzato www.covercrop.it, già in nostro possesso da progetti precedenti, ci ha permesso di posizionarci molto bene all’interno dei motori di ricerca e favorirne la visibilità e quindi avere una storicità con dati e risultati relativi alle cover crop; è stato quindi integrato il nuovo progetto SUCCO.
Nel mese di settembre, l’account social Facebook Cover Crop (anch’esso già in nostro possesso), è stato integrato con la partenza del progetto SUCCO; è stata creata una nuova pagina social Instagram Cover Crop.
A partire dalle operazioni di campo iniziali è stato raccolto il materiale fotografico e video, il quale ci permetterà entro la fine del progetto di creare video divulgativi che, opportunamente selezionati e montati, saranno pubblicati sul nostro canale YouTube: I segreti delle Cover Crop.
Nel mese di novembre si sono svolte due giornate in campo come iniziative di divulgazione: il 16 novembre 2023 presso l’Azienda Didattico-Sperimentale “A. Menozzi” a Landriano, mentre il 24 novembre 2023 presso l’Azienda “Agricola Motti”; durante le visite è stato possibile verificare l’effetto delle tre diverse date di semina nei campi sperimentali sulle cover crop gelive e osservare la crescita delle diverse specie di cover crop in purezza nei campi lavorabilità.
Il prossimo evento è in programma per il prossimo 22 marzo a Piacenza (Pc), presso il Centro di Ricerche per la Zootecnia e l’Ambiente – CERZOO: durante la visita si potranno osservare gli effetti delle diverse date di semina sulla crescita delle cover ingelive, segale e veccia villosa.
Quali sono i partner del Progetto SUCCO?
Il Progetto SUCCO è stato pensato e viene realizzato da:
- Università degli Studi di Milano (Luca Bechini, Pietro Marino, Matteo Sampietro, Marta Colombo, Alfio Ferrara, Sergio Picascia, Silva Salini): l’Università è capofila del progetto e coordina le attività relative alle prove in campo sulle cover crop gelive, e all’analisi bibliografica e modellistica.
- Università Cattolica del Sacro Cuore (Vincenzo Tabaglio, Andrea Fiorini, Federico Ardenti) coordina le prove in campo sulle cover crop ingelive e lo sviluppo del DSS.
- Condifesa Lombardia Nord-Est (Lorenza Michelon, Daniele Della Torre, Aurora Papa) coordina le prove di confronto tra specie di cover crop (prove lavorabilità) e la diffusione dei risultati.
- Azienda Agricola Motti (Massimo Motti): è direttamente coinvolta nelle operazioni dei campi sperimentali sulle cover crop gelive e sul confronto tra specie.
- Azienda Agricola “A. Menozzi” (Davide Reginelli e Mauro Colnago): è l’azienda agraria dell’Università degli Studi di Milano. È direttamente coinvolta nelle operazioni dei campi sperimentali sulle cover crop gelive e sul confronto tra specie.
- Azienda Agricola Fiorini Giuseppe (Giuseppe Fiorini):è direttamente coinvolta nelle operazioni del campo sperimentale sulle cover crop ingelive.
Come ottenere maggiori informazioni?
Inviate un messaggio all’e-mail colturedicopertura@gmail.com.
Approfondimenti e news le potete trovare sul nostro sito internet www.covercrop.it, sulle noste pagine social Facebook e Instagram e sul canale Youtube “I segreti delle cover crop”.