Le conoscenze acquisite nei progetti menzionati sono limitate dal fatto di essere state conseguite in un numero relativamente ridotto di anni (2017/2018 e 2018/2019) e soltanto per le cover crop in purezza. Con il progetto X-COVER si è voluto ottenere informazioni quantitative più esaustive riguardo agli effetti agronomici delle cover crop, che possano integrarsi con le conoscenze già acquisite.
In particolare, è necessario acquisire informazioni sulla variabilità inter-annuale degli effetti delle cover crop valutandone il comportamento in annate caratterizzate da diverse condizioni meteorologiche.
Sotto trovate una descrizione delle prove svolte e dei risultati conseguiti nel triennio 2019-2022 sulle cover crop autunno-invernali e sulle cover crop estive.
Obiettivi delle prove agronomiche
Le prove di campo hanno avuto lo scopo di misurare i benefici agronomici ed ambientali delle colture di copertura. Il progetto ha previsto l’allestimento delle prove sperimentali in due aziende agricole partner di progetto (Società agricola San Lorenzo-Ghedi/Brescia e Società agricola Tolfo- Guanzate/Como) a diverso indirizzo produttivo, che praticano diverse rotazioni e che sono collocate in aree diverse dal punto di vista pedo-climatico. In ogni azienda sono stati confrontati specie e miscugli diversi e sono stati effettuati rilievi e analisi annuali sul terreno e sulle diverse cover crop. Nei due siti sono state inoltre installate due stazioni meteorologiche e dei sensori per la misura di temperatura e umidità del suolo a due profondità.
Una parte dei dati raccolti nel progetto e tutti i dati sperimentali ottenuti in altri esperimenti già conclusi sono stati utilizzati per la compilazione di un database e per la messa a punto di un modello di simulazione dei sistemi colturali. L’obiettivo del modello è quello di fornire una simulazione relativamente alla dinamica dell’azoto, l’eventuale terminazione delle cover crop ad opera del gelo, lo stato del terreno (umidità, temperatura e dotazione azotata) al momento della semina della coltura da reddito, e la sua produzione.
Prove cover crop autunno-invernali
Le prove agronomiche finalizzate alla valutazione di specie e miscugli di cover crop autunno-invernali sono state svolte presso l’azienda agricola San Lorenzo (Ghedi, BS) nelle tre stagioni 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. Le specie di cover crop autunno-invernali che sono state selezionate per questa prova agronomica sono state: senape bianca-varietà Architect e senape bianca ramificata -varietà Octopus (15 kg/ha), avena strigosa (50 kg/ha) e un miscuglio di senape bianca-avena-veccia (4-30-30 kg/ha).
In tutti gli anni, le cover crop sono state seminate seguendo uno schema parcellare a blocchi randomizzati e inserendo delle parcelle controllo (senza semina di cover crop) nelle quali è stato consentito l’inerbimento spontaneo. Durante la stagione invernale sono stati effettuati i rilievi sulla densità delle piante, i campionamenti della biomassa aerea delle cover crop e i campionamenti del suolo. In prossimità del campo è stata anche posizionata una centralina meteorologica professionale per la registrazione in continuo dei parametri climatici con frequenza oraria. All’interno delle parcelle sono stati poi posizionati dei sensori per misurare la temperatura e il contenuto idrico del suolo.
I dati relativi alla biomassa delle cover crop (tonnellate sostanza secca per ettaro; t s.s./ha) prodotta nel primo anno di prove sono riassunti in questo grafico.
All’inizio di dicembre la cover crop più produttiva è risultata essere la senape ramificata (3 t s.s./ha), seguita dal miscuglio (2,5 t s.s./ha) e dall’avena (2 t s.s./ha). Nelle stagioni successive le cover crop hanno prodotto quantità di biomassa confrontabili. La produzione minore in termini di biomassa è stata misurata durante la seconda stagione di prova (2020/2021) mentre nel terzo anno, la produzione media di biomassa era confrontabile con la prima stagione.
Per quanto concerne la copertura del suolo, per ciascuna tesi è stato misurato l’indice di area fogliare (LAI) in varie fasi. I risultati hanno mostrato una maggiore copertura dell’avena rispetto alle altre cover crop. I dati sono riportati nella tabella sotto.
Prove cover crop estive
La prova agronomica finalizzata alla valutazione di specie e miscugli di cover crop estive è stata svolta presso l’azienda agricola Tolfo (Guanzate, CO). Alla fine del mese di luglio del 2020 (primo anno di prova) sono state seminate le parcelle di due specie di cover crop in purezza Sorghum bicolor x Sorghum sudanese e Crotalaria juncea) e un miscuglio delle due specie (35% Sorghum e 65% Crotalaria).
Le parcelle sono state seminate seguendo un disegno sperimentale a blocchi completamente randomizzati con 4 repliche per ciascuna parcella, utilizzando le seguenti dosi di semente: 25 kg/ha per la crotalaria in purezza e per il sorgo in purezza; per il miscuglio: 9 kg/ha di sorgo e 16 kg/ha di crotalaria. Le cover crop sono state seminate ad una profondità di 2 cm utilizzando una macchina seminatrice Carraro, (distanza tra le file di 16 cm). Il letto di semina era stato precedentemente preparato tramite aratura e un passaggio di erpice rotante, in seguito è stato eseguito un passaggio di rullo frangizolle. Le cover crop estive sono state precedute nella rotazione colturale da una coltura di frumento, e sono state seguite da una coltura di colza.
Nella stessa azienda è stato inoltre realizzato un campo dimostrativo a parcelloni in cui sono state seminate le seguenti specie/mix: Carthamus tinctorius, Setaria italica, Pennysetum glaucum, Vigna unguiculata + Sorghum bicolor + Sorghum sudanese, Guizotia abyssinica).
Le cover crop estive sono emerse durante l’ultima settimana del mese di luglio. Le parcelle di controllo a suolo nudo presentavano un’abbondante presenza di piante infestanti del genere Amaranthus retroflexus. Nelle parcelle di sorgo in purezza, le piante si presentavano allettate in seguito al temporale del giorno 30/08/2020, successivamente le piante di sorgo si presentavano ginocchiate, probabilmente per l’alta densità di semina. Le piante di sorgo nelle parcelle del miscuglio non sono state soggette a tali fenomeni. La crescita delle cover crop estive è stata seguita durante la stagione estiva e sono stati effettuati i rilievi di produttività mediante campionamenti e misura della biomassa aerea (come avvenuto per le cover crop invernali del campo prova di Ghedi). Il grafico della biomassa delle cover crop estive misurata in tre momenti della loro crescita è visibile in questo grafico.
Nelle tre parcelle sono state anche misurate le asportazioni di Azoto. Per quanto riguarda lo sviluppo delle infestanti, la loro biomassa nelle parcelle senza cover crop è risultata essere significativamente maggiore rispetto a quella degli altri trattamenti. Inoltre Sorgo, Crotalaria e il loro miscuglio sono risultate essere ugualmente efficaci nel controllo dello sviluppo delle infestanti.
Durante il periodo estivo su ogni parcella sono state anche effettuate delle misure relative all’Indice di area fogliare (LAI), la densità e l’altezza delle piante. Le cover crop sono state terminate meccanicamente, tramite trinciatura, attorno alla metà di settembre e, circa due settimane dopo, è stata seminata la coltura da reddito (colza).
Nel mese di luglio del secondo anno (2021), sono state seminate le parcelle con le cover crop estive (Sorgo e Crotalaria). Purtroppo, una fortissima infestazione di Amaranto ha compromesso lo sviluppo delle piante che sono state terminate alla fine del mese di settembre.
A fine agosto nelle parcelle di controllo la biomassa delle infestanti corrispondeva a 3,3 t s.s./ha, nelle parcelle con il miscuglio sorgo-crotalaria la biomassa delle cover crop e delle infestanti corrispondeva rispettivamente a 0,6 e 1,8 t s.s./ha. La crotalaria in purezza, seppur presentando una produzione di biomassa simile a quella del miscuglio (0,7 t s.s./ha) è stata meno efficace nel contenere la crescita della biomassa delle infestanti (2,5 t s.s./ha).
Il sorgo in purezza è stato il trattamento che ha performato meglio in termini di produzione di biomassa (1,5 t s.s./ha), non riuscendo tuttavia a contenere pienamente le infestanti ma dimezzandone la biomassa presente (1,5 t s.s./ha). Dopo la terminazione delle cover crop estive è stato seminato il frumento e durante le fasi di crescita della coltura sono stati effettuati i campionamenti della biomassa e del terreno.
Nell’ultimo anno di prova (2022), dopo la raccolta del frumento, è stato impossibile seminare le cover crop estive a causa della siccità e del ridottissimo contenuto idrico del terreno.