Le cover crop o colture di copertura sono colture intercalari, coltivate in periodi dell’anno in cui il terreno normalmente è incolto. Come indicato dal nome stesso (cover = copertura) l’obiettivo prioritario delle cover crop è quello di coprire il suolo in momenti in cui il terreno sarebbe nudo con conseguenti importanti benefici agronomici e ambientali:
- assorbimento di elementi nutritivi disponibili nel suolo e restituzione degli stessi sotto forma organica, sottraendoli quindi alle perdite per insolubilizzazione e lisciviazione, e conseguente riduzione dell’inquinamento da nitrati in falda;
- fissazione dell’azoto atmosferico nel caso in cui si utilizzino specie leguminose;
- miglioramento della qualità fisica e biologica del suolo: la biomassa delle cover crop copre il suolo riducendo i fenomeni di erosione e di compattamento, migliorandone la struttura. La presenza delle radici delle cover crop favorisce la formazione di aggregati di suolo e incrementa l’attività dei microrganismi che a loro volta migliorano la stabilità della struttura. L’apparato radicale delle cover crop agisce anche sulla permeabilità del suolo determinando un aumento della velocità di infiltrazione dell’acqua;
- riduzione delle specie infestanti dovuta principalmente a tre meccanismi: la competizione per lo spazio, la luce e gli elementi nutritivi, l’allelopatia e l’influenza sulla dinamica di mineralizzazione /immobilizzazione dell’azoto nel suolo;
- incremento di sostanza organica dovuto alla biomassa della cover crop che, non essendo raccolta, diventa substrato alimentare per i microrganismi del suolo che la degradano dando luogo alla formazione di sostanze umiche.