Attualmente, quando si ricorre al diserbo per la terminazione delle cover crop si impiega principalmente il Gliosate. Ciò per tre motivi principali: è sisemico ed ha un largo spettro d’azione ( importante quando le cover crop presentano flora infestante); il costo è relativamente basso; la residualità effimera (si può seminare la coltura da reddito anche due giorni dopo l’intervento).
Il largo utilizzo di questa molecola è stato favorito anche dal suo profilo tossicologico storicamente considerato sicuro ma che oggi è oggetto di approfondimenti.
nella tabella sottostante è riportata l’efficacia di terminazione del Glifosate su diverse cover crop, da solo o in miscela con altri principi attivi da cui si evince che essa è eccellente nel caso idei cereali e della colza ma solo scarsa o discreta nel caso delle due leguminose considerate Veccia vellutata e Segale , che invece vengono ben controllate da dicotiledoni Dicamba e 2,4-D.
Queste due molecole sono residuali ed esplicano effetti fitotossicisulle dicotiledoni anche per diversi mesi, quindi possono essere utilizzate con breve anticipo sulla semina delle colture da reddito solo nel caso dei cereali.
Efficacia della terminazione chimica delle cover crop. Le lettere indicano: E, eccellente; B, buona; D, disceta; S, sufficiente.
Per massimizzare l’efficaca di questi ebicidi sistemici, è necessario che le piante siano in attiva crescita; è controindicata l’applicazione con temperatura media diurna minore di 12°C e notturna minore di 5°C.
Per quanto attiene l’efficacia del Glifosate sui cereali, è eccellente fino all’inizio della levata e sucessivamente decrescente.